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Ritratto di Gian Luigi Rondi

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Un mese fa se ne andava Gian Luigi Rondi

« Io i David li faccio dal '58, quindi da sessant'anni. Ero un giovanetto quando ho cominciato a occuparmene. Ogni anno abbiamo rinnovato l'elogio e la difesa del cinema, soprattutto italiano, perché il mio amore e la mia vita sono il cinema, ma soprattutto il cinema italiano. E questo spero che continueranno quest'opera anche i miei successori. Perché eliminare dai nostri amori il cinema sarebbe un gravissimo errore »(Gian Luigi Rondi Nasalli, 2016)

Gian Luigi Rondi Nasalli è stato un critico cinematografico italiano. Decano dei critici italiani
aveva il sorriso sempre pronto e portava un'inconfondibile sciarpa bianca, felliniana. Aveva novantaquattro anni e ha attraversato da protagonista la storia del cinema e del nostro paese, scrivendo fino all'ultimo le sue recensioni. E' stato presidente dell'Accademia del Cinema Italiano e dei Premi David di Donatello e tante altre cose ancora.

Su una Repubblica del 2013 ho trovato un'interessante  intervista di Antonio Gnoli 

e il ritratto  di Riccardo Mannelli.




Gian Luigi Rondi Sono stato un moralista ma ora mi pento
Gian Luigi Rondi "Sono stato un moralista ma ora mi pento" na vita per il cinema. Un potere senza eccezioni, esercitato con blanda ferocia. 

A 92 anni Gian Luigi Rondi ha un solo vero cruccio: non poter sconfiggere il tempo. Eppure è lì, sulla pedana della vita - alto, elegante, lucido, avvolto nell' inconfondibile sciarpa bianca - a duellare con i giorni che passano. Più che di sciabola, va di fioretto. La stoccata deve essere un ricamo. Non necessariamente all' ultimo sangue, dice con qualche punta di ironia. La casa dove vive ha il serio tono borghese che si addice a certe abitazioni dei Parioli: un fasto misurato mi accoglie nel grande salone. Tutto intorno divani, libri, una scrivania colma di carte, e alle pareti un' impressionante serie di ritratti di una donna che scopro in seguito essere la mamma di Rondi. Devozione filiale, penso. Ma è come se in quella testimonianza si annidi la domanda originaria: chi sono veramente? Chi è quest' uomo che, al di là delle mode, per sessant' anni ha monopolizzato la critica cinematografica, raccontato film, descritto personaggi, occupato ruoli di direzione pubblica sopravvivendo a polemiche, accuse, insinuazioni?
Il cinema è un territorio battuto soprattutto dalla sinistra. Come ha fatto lei che giunge da lidi politici più conservatori a ritagliarsi un ruolo così importante? 
«Sono stato un partigiano e un antifascista. E non dell' ultima ora. Fu mio padre, che era tenente dei carabinieri, a trasmettermi certi valori. E poi Adriano Ossicini mi aiutò a capire l' importanza di certe idee. Ho militato nella sinistra cristiana che fu sciolta per ordine di Pio XII, molto scontento del legame con i comunisti. In quel periodo conobbi Giulio Andreotti».
Di quale anno parliamo?
 «Mi pare fosse il 1948, stavo per sposarmi. Ero da un anno il critico ufficiale al quotidiano Il Tempo, fondato e diretto da Renato Angiolillo. Ricordo che Andreotti mi chiese di far parte della giuria alla Mostra del Cinema di Venezia. Capii che era molto interessato al peso e all' importanza che il cinema cominciava ad avere in Italia. Mi portò anche a Cinecittà. Nei suoi progetti c' era l' idea di sistemare nuovamente gli studi che erano allora pieni di sfollati».
Aveva capito che il cinema era uno strumento per la politica? 
«Non posso dirlo. Credo semplicemente che gli piacesse. Tra i politici, soprattutto democristiani, era il più attento al mezzo e alle storie che i film raccontavano».
Lo era al punto che criticò il neorealismo dicendo che i panni sporchi si lavano in famiglia. 
«Non fu lui a pronunciare quella frase, ma un ambasciatore. E comunque io sono sempre stato un sostenitore del neorealismo. Di Rossellini e De Sica soprattutto, per i quali mi sono battuto con convinzione. Quando uscì Ladri di biciclette chiusi l' articolo con un "grazie De Sica", Angiolillo si arrabbiò tantissimo: come è possibile terminare un pezzo di giornale con quella frase? Raccontai l' episodio a Vittorio che mi inviò una lettera con sopra scritto: "Grazie Rondi!". Fino alla fine restammo amici. Era molto charmant e con una vita complicata dal vizio del gioco e praticamente da un doppio matrimonio».
Accennava a Rossellini. 
«Un genio, un avventuriero, generoso, soprattutto con i soldi degli altri, e un donnaiolo. Contemplava i tratti dell' italiano che affascinava il mondo. Ingrid Bergman, dopo aver visto Roma città aperta, gli scrisse una lunga lettera colma di elogi e lusinghe. Della quale parlò diffusamente un giorno a pranzo davanti alla sua compagna di allora».
 Chi era?
«Anna Magnani, ovviamente. Li avevo accompagnati ad Amalfi e pranzammo all' Hotel dei Cappuccini. In quella lettera Ingrid chiedeva di incontrare il maestro e Roberto volò a Hollywood per vederla. Non so se ci fosse stato già qualcosa, ma la Magnani si era fatta sospettosa. E irascibile. Quando a tavola Rossellini cominciò a magnificare le qualità artistiche delle Bergman, Anna prese il piatto di pasta al sugo che aveva davanti e lo tirò in faccia a Rossellini. Poi gelida e furiosa come una regina se ne andò».
E Rossellini come reagì? 
«Con molta calma. Ricordo che disse una sola cosa: "Ah, le donne!". La Magnani continuò a essere gelosa. Quando Rossellini girò Stromboli con la Bergman, gli feci visita sul set. Qualche tempo dopo Aldo Fabrizi mi telefonò per dirmi che Anna mi voleva vedere a pranzo. Passò tutto il tempo a chiedermi com' era quell' americana sul set. Era ossessionata. Sospetto che l' insuccesso del film non dovette dispiacerle».
 Una donna più scomoda o ingombrante?
«Aveva un carattere impossibile. Aggressivo. Negli ultimi anni non riusciva a fare quasi più niente. Voleva che l' aiutassi a trovarle delle parti a teatro. La sua aspirazione era interpretare il ruolo della cattiva. La verità è che era stata una grande maschera del nostro cinema, grazie a Rossellini che seppe farle interpretare il dolore delle donne italiane. Il neorealismo non ha prodotto altre figure femminili all' altezza della sua».
Abbiamo avuto in seguito Gina Lollobrigida e Sophia Loren e i loro contrasti. 
«La Lollo è stata la mia più cara amica. Una Magnani senza tragedia. La rivalità con Sophia fu creata ad arte, come quella tra due ciclisti. E loro ci credettero così tanto che finirono per detestarsi. Si dice che le occasioni nel cinema sono fondamentali. E Sophia le ha sapute sfruttare tutte con grande abilità».
 A cosa allude?
«Al fatto che la sua carriera è stata magistralmente guidata dal marito Carlo Ponti. Visto che si parla di attrici vorrei ricordarne un' altra secondo me straordinaria: Monica Vitti. Fu Antonioni che me la fece scoprire al teatro Eliseo dove recitava. Puntò su di lei per il suo nuovo cinema, ne colse e ne sfruttò in pieno il talento. L' ho seguita in tutti i suoi lavori fino a quando la malattia l' ha rinchiusa nel suo buio».
La spaventa o la sconcerta che la bellezza e il successo hanno spesso una data di scadenza? 
«Nel caso della Vitti mi rattrista. Ma il cinema è un po' anche questo: vive al di sopra dei propri mezzi sentimentali. E poi ti abbandona. Mi ricordo certe sere al caffè Canova con Fellini, avvolto nello sciarpone rosso, che mi diceva: mi trattano come un pensionato. Eppure era stato immenso. Per me il più bugiardo e geniale tra i registi che ho conosciuto. Soffriva molto se non lo si lodava abbastanza».
Un insicuro? 
«Si era fatto parecchi anni di psicoanalisi. Parlava spesso dei suoi sogni, di quell' immaginario che lui legava al processo creativo e che popolava di atmosfere strane: figure deformi, donne grasse e un senso di morte leggero e inquietante».
Lei sogna?
 «Un sogno ricorrente è perdere la strada mentre sto andando dai miei genitori. Ma non so che senso attribuirgli. Dopo che ho sognato mi capita di scrivere molto».
La psicoanalisi lo consiglia. Ne fa pratica?
 «Non credo in quel metodo e non mi interessa raccontare i miei sogni a un altro. Quando cado preda dei momenti di ansia ho un medico che mi prescrive dei farmaci che mi tolgono le paure».
Non si direbbe un uomo ansioso. 
«Passo dei momenti in cui avverto l' ala della depressione scendere su di me. È come se sentissi un grande avvenire dietro le spalle. Fu Gassman a coniare questa espressione. Sa qual è il problema? Non accetto la mia età, da ogni punto di vista la osservo, rifiuto l' idea che ho quasi 92 anni. Non voglio ripiegare su me stesso».
Non le è sufficiente quello che fa? 
«Non mi basta. Passo la mattina a leggere, o andare in accademia, al Donatello; ma ho il bisogno di costruire. Ho creato premi, festival. Non mi rassegno alla noia, al non far niente, alla morte».
C'è un' età in cui si comincia a ripiegare le vele. 
«E perché? Chi lo ha detto? L' anno scorso è morta mia moglie. Mi ha molto sconcertato, in genere le mogli sopravvivono ai mariti».
Sconcertato e non addolorato?
 «Non me lo aspettavo. Perché lei? Mi dicevo. Il dolore ho cercato di nasconderlo. Non sono mai stato un tipo espansivo».
C'è una misura nelle cose? 
«Occorre trovarla. Nel lavoro come nella vita».
Nella sua lunga carriera di critico è sempre stato oggettivo, giusto, adeguato?
 «Ci ho provato».
È stato anche un censore al servizio della pubblica morale.
 «Dicevano che se avessi potuto avrei messo le mutande alle Naiadi di Piazza Esedra».
Lo avrebbe fatto? 
«Ho passato un periodo in cui mescolavo religione e professione. Oggi faccio autocritica. Vivo la religione in modo più consapevole».
È un moralista pentito?
 «Spero mi venga riconosciuto».
A proposito di riconoscimenti che la riguardano ho appreso di una lista di premi impressionante. Le piacciono le onorificenze? 
«Mi piacciono, è il mio limite. Mio fratello Brunello, quando con Fellini scrisse la sceneggiatura di Ginger e Fred, mise nel film l' uomo più decorato d' Italia, quella figura permanentemente in frac voleva essere la mia parodia. Fui insignito da giovane della Legione d' Onore. E molto altro. Che dire? Guardi quel grande quadro».
Quello in cui è avvolto in un mantello? 
«Sì, è un mio ritratto di quando entrai nell' Ordine del Cavalieri di Malta».
Non le sembrano immagini di una vanità eccessiva?
 «A volte penso che sia il cinema a trasmettere i germi di questa vanità. Ma se glielo dico è perché c'è sempre un ravvedimento».
Vedo anche molti quadri che ritraggono una donna. 
«È mia madre. Ho chiesto, nel corso degli anni, ad artisti importanti come De Chirico, Vespignani, Clerici, Caruso, Maccari e tanti altri di farle un ritratto».
Devozione filiale.
«A lei devo tutto: le mie letture, il formarsi del gusto e le scelte nella vita. La sua morte nel 1979 fu straziante per lei e per me. Però continuo a parlarle, come in una specie di dialogo ininterrotto. Sono convinto che non sia un' illusione, resto un uomo razionale che sa che la realtà è qualcosa di tangibile. Ma anche quell' altra è in qualche modo realtà».
Sente delle voci? 
«Per carità, non sono mica Giovanna d' Arco. È il mio intimo più riposto che affiora e sono io che immagino questi dialoghi. Non ci faccia caso, alla mia età si può fantasticare. Molto più che in passato. È uno dei pochi privilegi che la vecchiaia può vantare senza essere presi per pazzi».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
ANTONIO GNOLI

FONTE: http://rassegnastampa.unipi.it/rassegna/archivio/2013/07/22SIL1155.PDF

  •  https://it.wikipedia.org/wiki/Gian_Luigi_Rondi
  • http://www.repubblica.it/spettacoli/cinema/2016/09/22/news/gian_luigi_rondi_addio_al_grande_critico-148291710/

FBI riapre indagine sulle email della Clinton

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A undici giorni dal voto, una nuova tegola si abbatte su Hillary Clinton. La Fbi riapre l’indagine sullo scandalo delle email. Il messaggio di un giornalista che lo annuncia, viene ritwittato moltissime volte e la democratica cerca di correre ai ripari, chiedendo lei stessa agli inquirenti di rendere pubblico quanto scoperto. Il manager della campagna democratica Podestà però, accusa di killeraggio mediatico e di pescare nel torbido solo per colpire la Clinton.



brian adcock‏ 29 ott
my @Independent cartoon for tomorrow....scares for Hillary!...x


HILLAWEEN
29 ottobre 2016
Franco Portinari / Portos


Christian Adams
My #HillaryClinton #FBIReopensCase #fbi #USElection @Telegraph cartoon



Knock, knock... Ma'm Hillary... trick or treat...    Ramses Morales Izquierdo
Knock, knock... Ma'm Hillary... trick or treat.
30 Oct 2016


Mail    Paolo Lombardi
.
31 Oct 2016



ahead
BY JOEP BERTRAMS, THE NETHERLANDS  -  10/29/2016

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Clinton's Email Affair    Marian Kamensky
Will the renewed investigation into Hillary's emails influence the US election?
31 Oct 2016



Morland per The Times






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Nota scrive Bado nel suo Blog

Grandi menti pensano allo stesso modo


I love this cartoon by the great Clay Bennett published in today's edition of The Chattanooga Times Free Press.
It turns out I came up with the same idea:



Così l’ex segretario di Stato: “Gli americani meritano di conoscere immediatamente tutti i fatti”, ha detto la Clinton. “Lo stesso direttore della Fbi ha ammesso di non sapere se queste email sono rilevanti. Non conosciamo i fatti, per questo chiediamo alla Fbi di rendere pubbliche tutte le informazioni in suo possesso”.

Ovviamente l’avversario repubblicano si getta a capofitto su questo nuovo scandalo.

Donald Trump ha affermato non senza enfasi: “Questa storia è più grave dello scandalo Watergate. La corruzione della Clinton è una cosa mai vista prima. Non dobbiamo permetterle di portare il suo progetto criminale nello studio ovale”.

Una situazione che ha richiesto un intervento più muscolare di Barack Obama a favore della candidata del suo partito. (fonte)

“La Costituzione e i suoi disegni”.

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“La Costituzione e i suoi disegni”. 

Gli articoli della Costituzione illustrati da fior di disegnatori con il commento di fior di giuristi. Il libro, a cura di Luisa Marchini, esce giovedi 3 novembre con Il Fatto Quotidiano e costa euro 6,50.
 I disegni sono di 25 autori del gruppo “Vignettisti per il NO” , fra cui: Alessio Atrei, Dino Aloi, Enrico Biondi, Natalino Clemente, Lido Contemori, Marco De Angelis, Dario Di Simone, Roberto Mangosi, Danilo Maramotti, Ro Marcenaro, Francesca Piraccini, Tiziano Riverso, Umberto Romaniello, Eugenio Saint Pierre, Pietro Vanessi PV.
 Gli scritti del libro sono di Luca Alessandrini, Umberto Allegretti, Ugo De Siervo, Mario Dogliani, Luigi Ferrajoli, Raniero La Valle, Tomaso Montanari, Valerio Onida, Alessandro Pace, Umberto Romagnoli e Massimo Villone.

Qui i dettagli sul libro pensato per rileggere bene la nostra Carta prima che sia stravolta :
http://www.referendumcostituzionale.online/single-post/2016/10/26/I-DISEGNI-DELLA-COSTITUZIONE



di Marco De Angelis

Turchia: grande repressione contro la stampa, arrestato anche Musa Kart.

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La situazione di repressione in Turchia contro i vignettisti e la stampa è scandalosa.Il caso di fumettista Musa Kart catturato è l'ultimo di una serie di repressioni del regime di Erdogan.
Cartoonists Association della Turchia ha paura e non dice nulla
Il mondo dei cartoonists si è mobilitato in una grande solidarietà.
Allego alcuni disegni sul tema abbracci
Francisco

Grazie Francisco, le notizie che arrivano dalla Turchia sono gravissime. la chiusura di 15 giornali e i vari arresti tra cui il cartoonist Musa Kart ed il direttore di Cumhuriyet, Murat Sabancu, mi trova molto favorevole alla preparazione di questo post.



Represión en Turquía - Antonio Rodríguez García


The Guardian:
Turkey detains editor and staff at opposition Cumhuriyet newspaper
Columnists and cartoonist among those arrested amid crackdown on dissenting voices following failed coup attempt

Turkish police have detained the editor and at least 12 senior staff of Turkey’s opposition Cumhuriyet newspaper in a widening crackdown on dissenting voices.

The editor-in-chief, Murat Sabuncu, the cartoonist, Musa Kart, the paper’s lawyer and several columnists were detained, some following raids at their homes, Cumhuriyet reported on its website. Police had warrants for the detentions of 16 staff members, the paper said.

The detentions at the left-leaning and pro-secular Cumhuriyet, one of Turkey’s oldest newspapers, come amid accusations by opposition parties and human rights groups that Turkey’s government is using the state of emergency imposed following a failed military coup in July to clamp down not only on the alleged coup plotters but on all government critics.

A statement from the Istanbul chief prosecutor’s office said those detained were suspected of “committing crimes” on behalf of the movement led by US-based Muslim cleric Fethullah Gülen, accused by the government of masterminding the coup attempt as well as the outlawed Kurdistan Workers’ party, or PKK.
[...]



Riber



Askin Ayrancioglu - Represión.


Censura - Oleksy Kustovsky


Censura en Turquía - Luc Descheemaeker.





Contaminación - Oleksy Kustovsky


erdogan karayel


Firuz Kutal - censura en Turquía


Lombardi




TURKISH HALLOWEEN    Gianfranco Uber
No, it's not really a joke! Anyway, Halloween is not a European tradition.
Erdogan continues with the progressive removal of any contrary voice to his regime.
Arrested yesterday the director of the newspaper opposition Cumhuriyet Murt Sabuncu and other journalists and employees of the newspaper including the cartoonist Musa Kart.
01 Nov 2016
No, non è proprio uno scherzetto! E comunque Halloween non è una tradizione europea.
Erdogan prosegue con l'eliminazione progressiva di qualunque voce di contrasto al suo regime.
Arrestato ieri il direttore del Giornale di opposizione Cumhuriyet Murt Sabuncu e di altri giornalisti e di altri collaboratori del giornale tra cui il vignettista Musa Kart.

Da Courrier International:

Censura en Turquía - Tjeerd
Turquie. Le journal “Cumhuriyet”, symbole de la répression

“Je ne suis toujours pas en prison, mon frère” : Murat Yetkin résume en ces termes, sur le site du quotidien anglophoneHurriyet Daily News“l’état d’esprit des journalistes en Turquie ces jours-ci”.
Plusieurs salariés du quotidien d’opposition Cumhuriyet étaient toujours détenus, mercredi 2 novembre, deux jours après leur arrestation. Parmi eux, le rédacteur en chef du titre, Murat Sabuncu.  

Accusés de collusion avec Gülen et le PKK

”D’après le bureau du procureur d’Istanbul, Sabuncu et dix de ses collègues sont accusés d’avoir aidé – ‘sans en être membre’– la propagande de deux organisations : la galaxie Gülen (…) et le Parti des travailleurs du Kurdistan (PKK), hors la loi”, précise Yetkin.
En exil aux États-Unis, le prédicateur Fethullah Gülen est considéré par le pouvoir comme l’instigateur du coup d’État manqué du 15 juillet.  

Plus de 100 000 personnes avaient déjà été renvoyées ou suspendues, et 37 000 arrêtées, depuis la tentative de coup d’État”, souligne Al-Jazira. Le site précise que “la Turquie a démis de leurs fonctions 10 000 fonctionnaires supplémentaires et fermé quinze autres organes de presse au cours du week-end”.
Présenté comme le plus vieux quotidien indépendant de Turquie, Cumhuriyet est, selon Yetkin, “un porte-étendard des traditions laïque et kémaliste”.


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Manifiesto de caricaturistas


Musa Kart - caricaturista turco, reprimido por el régimen

*

WE CONDEMN THE CARTOONISTS ASSOCIATION FOR KEEPING SILENT AGAINST FREEDOM AND OPRESSION!

The ongoing fascist opression of the ruling power is getting worse against the intellection, human rights and arts. Its latest act is the probation and arrests at CUMHURIYET newspaper. 
We are condemning the Cartoonists Association for keeping silent during these acts against many innocent people like Musa Kart, a member of our association. 
As our country going through hard times, we see people who don’t support its member, obey the ruling party that lead the county to dictatorship step by step, keep silent while facing these acts are also a part of this irresponsibility and invite them to raise voice against fascist opressions. 

CARTOONISTS IN TURKEY CANNOT BE SILENCED!

Supporters of the campaign:


Abdülkadir Demirhindi
Ali Fuat Süer
Arman Salepçi
Aslı Alpar
Atay Sözer
Atilla Atala
Beti Gül Umuroğlu
Bülent Okutan
Cafer Yıldırım
Coşkun Göle
Erdoğan Karayel
Feridun Demir
Gürcan Özkan
Halil İ. Yıldırım
Hayati Boyacıoğlu
Haydar Işık
Hicabi Demirci
Hülya Can Erşahin
İsmail Doğan
Levent Elpen
Mehmet Gölebatmaz
Mehmet Zeber
Metin Cedden
Muammer Olcay
Necmi Yalçın
Ohannes Şaşkal
Saadet Demir Yalçın
Serhat Filiz
Turgay Karadağ
Turgut Demir
Uğur Durak
Yılmaz Okumuş
Yurdagün Göker
Yusuf Akıncı
Yusuf Temiz
Yüksel Can


Sources

Humour A Gallarate - Elenco selezionati mostra e catalogo 2016

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 il disegno nella locandina dell'inaugurazione della mostra è di Vilma Vargas (Ecuador)


Elenco selezionati mostra e catalogo 2016
Ecco l’elenco degli autori selezionati per la mostra e il catalogo di “Humour a Gallarate – Grand Prix Marco Biassoni 2016”
Here is the list of the authors selected for the catalog and for the exposition of “Humour a Gallarate – Grand prix Marco Biassoni 2016”

Ora non ci resta che aspettare domenica 6 novembre per scoprire chi fra questi autori selezionati avrà vinto i premi!
Now we just have to wait untill Sunday November the 6th to find out who among these selected authors will win the prizes!


Qui il PDF e  dalla pagina FB di Luc Descheemaeker l'elenco scritto :


Selected for Humour a Gallarate Italia
Theme 'TEAR DOWN THE WALL'
BELGIO 
Luc Descheemaeker
SUNNERBERG CONSTANTI
Luc Vernimmen
BIELORUSSIA 
BONDAR VITALY
BRASILE 
RODRIGUES WLAMIR
TROVO NILO
BULGARIA 
Trayko Popov
Jovcho Savov
Anatolity Stankulov
Ivailo Tsvetkov
CINA 
GUIBAO GAI
JING SHAN LI
COLOMBIA 
GRISALES RODRIGUEZ RAUL ALFONSO
LOPERA ARROYAVE JUAN CAMILO
Elena Ospina
CROAZIA 
SLOBODAN BUTIR
ECUADOR 
VARGAS VILMA
EGITTO 
KHALIL WESAM
GERMANIA 
JAHSNOWSKI-HERSCHEL STEFFEN
INDIA 
Shankar Pamarthy
INDONESIA 
AGOES UMIANTO
IRAN 
Arash ForoughiI
HASHEMINEZHAD YALDA
KHIANI MAHDI
ISRAELE 
Kfir Weizman
ITALIA
AUDISIO GIANNI
BARTOLOMEI JACOPO
BEDUSCHI GIOVANNI
BENETTI EMANUELE
Cristina Bernazzani
BOCHICCHIO MARIO
BOSCHIERI LORIS
BUCCI NICOLA
CAMPANER ANGELO
CARDELLI RITA
CAREGHI ATHOS
CHIOSTRI GIANNI
CORVI GABRIELE
CURI GIOVANNI
Marco D'Agostino
Paolo Dalponte
Milko Dalla Battista
Marco De Angelis
DE CAPITE PAOLO
FONTANA FULVIO
FUSI MARCO
GAVAGNIN MARCO
GISBERT DE ELIO ELENA LILIANA
Emilio Isca
LEOTTA ALFIO
MA THAI SAC
MAGNANI STEFANO
Marzio Mariani
MARINI VALERIO
MELLANA CLAUDIO
Marilena Nardi
NICOLINI BENNY
Andrea Pecchia
QUARANTA MARIAGRAZIA
RIVERSO TIZIANO
ROSSETTI GIULIANO
SAINT PIERRE EUGENIO
SAJINI UGO ALESSANDRO
SPADARI MARCO
SQUILLANTE CARLO
Agim Sulaj
Achille Superbi
Sergio Tessarolo
TROJANO LUCIO
UBER GIANFRANCO
VANESSI PIETRO
KAZAKHSTAN 
Айдарбек Газизов
MESSICO 
VELEZ BECERRA VICTOR EMMANUEL
MONTENEGRO
DRLJEVIC DARKO
LAGATOR LUKA
NIGERIA 
NWOKOCHA AZUKA
POLONIA
KROTOS TADEUSZ
MACIEJ TRZEPALKA
PISZCZCAKO ZBIGNIEW
STANCZYK PAWEL
WOLAVISKI MARIUSZ
ROMANIA 
CHIOREAN MARIN CORNEL
CIOSU CONSTANTIN
Mihai Ignat
LENGHER NICOLAE
PETRY AND CRISAN
RUSU GABRIEL
Liviu Stanila
RUSSIA 
KHAKHANOV WVLADIMIR
SERBIA 
JAKOVLIEV MIROSLAV
SLOVACCHIA
PAVLIK VLADIMIR
SPAGNA 
ALDEGUER JOAQUIN
UCRAINA
CHMYRIOV VALERIY
Vladimir Kazanevsky
Oleksiy Kustovsky
UZBEKISTAN 
Makhmud Eshonkulov
FURKAT USMANOV




Dal 06 Novembre 2016 al 08 Gennaio 2017
GALLARATE | VARESE
LUOGO: Museo MA*GA
ENTI PROMOTORI:
  • Pro loco di Gallarate
COSTO DEL BIGLIETTO: intero € 5, ridotto € 3

COMUNICATO STAMPA:
Dal 6 novembre 2016 all’8 gennaio 2017, il Museo MA*GA di Gallarate ospita la XXII edizione di HUMOUR A GALLARATE - GRAND PRIX MARCO BIASSONI, la manifestazione che ogni anno raduna i migliori cartoonist, illustratori, umoristi e caricaturisti provenienti da tutto il mondo e presenta una serie di iniziative come mostre, concorsi, mercato, incontri e molto altro.

L’evento è organizzato dalla Pro loco di Gallarate ed è inserito nel programma di OFFICINA CONTEMPORANEA [OC] - Sistema Culturale Urbano, progetto sostenuto da Fondazione Cariplo ed elaborato da undici istituzioni attive nella città di Gallarate nei diversi ambiti che contraddistinguono la cultura contemporanea.

L’argomento scelto per quest’anno è Abbatti il muro. Tear down the wall.
“Il muro come simbolo di una barriera da abbattere – sottolinea il presidente della Pro Loco Gallarate, Vittorio Pizzolato –, ma anche come confine, come punto di non ritorno, come rottura tra mondi diversi o ancora come ostacolo al raggiungimento di un obiettivo. Il tema, non posso negarlo, è ostico come spesso è ostico e di difficile comprensione l’umorismo stesso”.
“Un veicolo di riflessione - prosegue Vittorio Pizzolato - e di comunicazione efficace, poiché più di mille parole un’immagine e il suo significato possono arrivare dritte al cuore di ognuno di noi, semplicemente interpretandola”.

Durante l’inaugurazione, domenica 6 novembre alle ore 11.00 al Museo MA*GA, si terrà la premiazione del Grand Prix Marco Biassoni che ha visto giungere a Gallarate 600 vignette, realizzate da 211 autori, in rappresentanza di 45 nazioni, che hanno lavorato sulla base del tema scelto per questa edizione.

Le tavole sono state vagliate da una giuria presieduta da Axinte Doru e composta da Mariagrazia Quaranta, Gianni Audisio, Marco Gavagnin, Aldo Macchi, Claudia Mazzetti, Lorena Giuranna e Alessandro Castiglioni, che ha dapprima selezionato i migliori e successivamente ne ha decretato i vincitori.
Gli autori selezionati sono protagonisti della mostra, in programma al MA*GA di Gallarate, fino al 8 gennaio 2017, con tutte le opere vincitrici e quelle scelte per il catalogo. Sono oltre cento i lavori esposti che propongono quanto di meglio è stato creato dalla verve di umoristi e vignettisti italiani e stranieri, che ancora una volta si sono dimostrati maestri nel fermare un’impressione o un’emozione con pochi tratti e colori.
Inoltre, il Museo MA*GA ospita, fino al 8 gennaio 2017, un omaggio al disegnatore e caricaturista Achille Superbi (Bondeno, FE, 1959).

Dopo aver ottenuto il diploma nel 1977 al 1° Liceo artistico di Torino, trova impiego per qualche anno presso agenzie pubblicitarie. Dal 1982 lavora al Centro di Produzione RAI di Torino diventando successivamente coordinatore dell'Area Grafica. Un anno dopo inizia una collaborazione con Aldo Biscardi e il suo Processo. Nel 1984 comincia a lavorare anche per giornali, riviste e case editrici, disegnando caricature principalmente a tema sportivo. Tra le testate, si ricordano Sport Master, Autosprint, I Padroni del pallone, Ulisse 2000, Hurrà Juventus, Witty World Cartoon Magazine, Guerin Sportivo, The Finest International Political Cartoon of our Time, L'Almanacco di Frate Indovino, Panorama Economy.
Negli anni novanta collabora a tre edizioni dell'album Calciatori Panini, disegnando le caricature dei protagonisti del campionato italiano.

Anche quest’anno sarà riproposto il Premio Cava, intitolato a Osvaldo Cavandoli, maestro della grafica italiana, animatore, regista e fumettista italiano, creatore de “La Linea”, che premia la vignetta umoristica, che si distingue fra tutte quelle partecipanti per la semplicità nei tratti e nella composizione e che coniuga la bellezza del contenuto umoristico, satirico o caricaturale con la massima essenzialità dell’esecuzione grafica.

Tra le varie iniziative di Humour a Gallarate, si segnala, martedì 6 e mercoledì 7 dicembre, al MA*GA, il workshop di Marco Gavagnin. (www.gavavenezia.it)
Gli incontri avranno la durata di 4 ore e proporranno cenni sulla satira, visione dei lavori di Gavagnin, prospettive professionali nel mondo della satira e illustrazione, visione di diversi stili di altri vignettisti, individuazione del tema della prova in aula. Sarà richiesto agli alunni la realizzazione di una vignetta satirica.
Sarà creata una pagina Facebook dove i partecipanti al workshop potranno postare il loro disegni direttamente con il loro cellulare.

Humour a Gallarate - Grand Prix Marco Biassoni - è nata ufficialmente nel 1995. Cresciuta in questa città, la manifestazione è divenuta una delle più importanti nel panorama dello humour a della grafica satirica. Un occhio spalancato su una forma di comunicazione che da una parte è motivo di divertimento, dall’altro diventa in alcuni casi un momento di riflessione critica della società.
Il Grand Prix Marco Biassoni è un evento culturale che, oltre a celebrare la città di Gallarate, rende onore ad una forma artistica pura e diretta, capace di oltrepassare le differenze culturali e di far comunicare persone con provenienze anche molto lontane. Dialogando attraverso le immagini, talvolta senza bisogno di parole, culture diverse possono incontrarsi, entrare in relazione, conoscersi e far conoscere le proprie peculiarità e quelle dei rispettivi territori.

Orari: Lunedì chiuso
Martedì-venerdì, 9.30|12.30, 14.30 | 18.30
Sabato e domenica, 11.00|19.00

Vincitori e foto da Gallarate 2016

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Il presidente della Pro Loco Gallarate, sig. Vittorio Pizzolato proclama il vincitore GRAND PRIX MARCO BIASSONI 2016, Agim Sulaj.


In un bellissima location, il museo MA*GA,  stamattina si è svolta la premiazione della XXII edizione di Humour a Gallarate ecco i nomi dei vincitori:

Categoria Caricatura:

Menzioni

Marzio Mariani, Marco Spadari, Benny Nicolini, Ivailo Tsvetkov (Bulgaria), Joaquin Aldeguer (Spagna)

Premio della Giuria

Kfir Weizman (Israele)

Primo Premio

Raul Alfonso Grisales (Colombia)

Categoria Satira:

Menzioni

Pietro Vanessi, Vitaly Bondar (Bielorussia), Makhmudjon Eshonkulov (Uzbekistan), Stefano Magnani, Wesam Khalil (Egitto)

Premio della Giuria

Tessarolo Sergio

Primo Premio
Mihai Hignat (Romania)


Categoria Grafica

Menzioni

Agim Sulaj (Italia), Emanuele Benetti (Italia), Vladimir Kaznevsky (Ucraina), Pawel Stanczyk (Polonia), Sergio Tessarolo (Italia)

Premio della Giuria
Elena Ospina (Colombia)

Primo Premio

Victor Becerra Velez (Messico)


Premio Cava

Mariusz Wolansky (Polonia)

Grand Prix Marco Biassoni

Agim Sulaj


Tanti gli autori presenti qui sotto qualche foto della cerimonia:

la sala degli arazzi di Missoni  dove si è svolta la premiazione



la sala


Palex davanti ad alcune opere della personale di Achille Superbi

Cristina Bernazzani

  Achille Superbi ed Agim Sulaj
Athos Careghi
Chiostri, Isca, Benny.
Tiziano Riverso

Marilena Nardi

Mariagrazia Quaranta/GIO , Marilena Nardi e Fany


 Agim Sulaj e Fany
Marco D'agostino



Palex, Gianni Audisio e Ugo Sajini


la scultrice Laura Lapis
Marzio Mariani


Agim Sulay , Re Risotto /Pietro Tenconi, Luigi Bona.

Achille  Superbi ed Agim Sulaj

Riverso, Fany  e Mario Airaghi

Mario Airaghi, Fulvio Fontana, Tiziano Riverso, Fany, Marco Fusi, Marilena Nardi



 la copertina del catalogo (disegno di Agim Sulaj)

Le tavole sono state vagliate da una giuria presieduta da Axinte Doru e composta da Mariagrazia Quaranta, Gianni Audisio, Marco Gavagnin, Aldo Macchi, Claudia Mazzetti, Lorena Giuranna e Alessandro Castiglioni, che ha dapprima selezionato i migliori e successivamente ne ha decretato i vincitori.
Gli autori selezionati sono protagonisti della mostra, in programma al MA*GA di Gallarate, fino al 8 gennaio 2017, con tutte le opere vincitrici e quelle scelte per il catalogo. Sono oltre cento i lavori esposti che propongono quanto di meglio è stato creato dalla verve di umoristi e vignettisti italiani e stranieri, che ancora una volta si sono dimostrati maestri nel fermare un’impressione o un’emozione con pochi tratti e colori.
Inoltre, il Museo MA*GA ospita, fino al 8 gennaio 2017, un omaggio al disegnatore e caricaturista Achille Superbi (Bondeno, FE, 1959).
 Il museo MA*GA di Gallarate

Le foto sono di Ida D'angelo, ed autori vari.

Engame: l' America vota

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"El nuevo rostro" La de hoy.
https://twitter.com/Dariomonero/status/795611099030646785
Dario Castillejos


Just another reminder to those considering not voting today....

Matt Wuerker

IL POST è in costruzione ...



FELIZ DÍA DE LA DIBUJANTE

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10 Novembre 

FELIZ DÍA DE LA DIBUJANTE


di Marilena Nardi



Sociales10 de noviembre: Día del dibujante10/11/2016 

El 10 de noviembre se celebra todos los años el Día del Dibujante. Se trata de un día se reconoce la labor de todos y cada uno de los artistas que mediante sus obras difunden la cultura por todo el mundo.
El Día del Dibujante surgió gracias a la Asociación de Dibujantes argentinos, quienes decidieron la celebración de un día en el que los protagonistas fueran los dibujantes, coincidiendo esta fecha con la muerte de uno de los aristas más influyentes de las historietas, llamado Alberto Breccia.
Un dibujante o ilustrador en una persona que tiene como profesión el dibujo. Su trabajo consiste en plasmar mediante dibujos la realidad que por otra parte puede encontrarse escrita. Sus dibujos pueden ayudar a clarificar el texto, mientras que en otros casos el dibujo por sí mismo lo expresa.
Mediante sus dibujos o ilustraciones son capaces de acercar a los ciudadanos la realidad tal cual es, o por el caso contrario de caricaturizarla.





Ricevo gli auguri dall'Argentina di
JUAN CARLOS TOTI SPINELLI

GRAZIE!!

TOTI , DIBUJANTE DE HUMOR.

ABRAZO


Trump graffiti

Emilia Romagna: "Mafie Sotto Casa"

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Arriva “Mafie Sotto Casa”: il sito internet che mappa le mafie in Emilia Romagna

Sarà presentato in prima nazionale a Bagnacavallo (Ra), oggi 15 novembre alle ore 20.30 presso Palazzo Vecchio, il sito “Mafie Sotto Casa”frutto della collaborazione dioltre dieci associazioni del territorio emiliano-romagnolo, il sito mappa, mediante il supporto di GoogleMaps, oltre 240 fatti di criminalità comune ed organizzata in regione. Suggeriti da appositi segnalatori, realizzati da GianLorenzo Ingrami e Claudia Casamenti, sulla pagina web saranno indicati: omicidi, estorsioni, roghi dolosi, comuni sciolti per mafia, sorvegliati speciali, obblighi di dimora, operazioni di polizia, processi in corso, aziende escluse dalla white list per i lavori pubblici, beni confiscati alle mafie.
Il portale inoltre raccoglie quasi venti anni di rassegna stampa sul tema, ed in apposite sezioni mette a disposizione i dossier e gli approfondimenti elaborati nel corso degli ultimi anni ed utili alla comprensione del fenomeno mafioso in Emilia-Romagna.
Tutto il lavoro è stato realizzato in forma volontaria con lo scopo di fornire una cassetta degli attrezzi a chiunque vorrà, nel territorio, informarsi sulla presenza e sulle modalità di azione della criminalità organizzata. Valentina Giunta aprirà la serata di presentazione, Rebecca Righi, con il supporto multimediale di Chiara Tellarini, si occuperà di spiegare il contenuto del sito. Enza Leggieri e Sabrina Natali ne illustreranno le potenzialità di utilizzo nelle scuole e nel contrasto quotidiano alle mafie.
L’assessore regionale alla legalità Massimo Mezzetti porterà il saluto delle istituzioni, Ada Sangiorgi quello dell’amministrazione comunale di Bagnacavallo che ospita l’iniziativa, mentre ai FeV di Luca Taddia e Luca Caselli, in tour per il decimo anno di attività, è stato affidato l’accompagnamento musicale della serata.
Per info e contatti:
Rebecca Righi 3895135545
Gaetano Alessi 3389335728
Massimo Manzoli 3482969645


Le mafie non sono invisibili. Si fanno sentire. Bisogna solo saper leggere i segnali che il territorio manda.
Questa mappa tiene monitorate le diverse modalità con cui le organizzazioni criminali si rendono visibili sul nostro territorio.

Una mappa costruita dal basso, a partire dalla lettura delle carte giudiziarie, dalla rassegna stampa, dalle vostre segnalazioni. Per unire i puntini e vedere la faccia delle mafie.

RASSEGNA UMORISTICA A GALLARATE 2016

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Amici del blog dopo aver pubblicato le foto della XXII edizione di HUMOUR A GALLARATE - GRAND PRIX MARCO BIASSONI
eccovi grazie alla collaborazione di Francisco Punal Suarez le opere premiate e l'email di Vittorio Pizzolato, presidente della Proloco Gallarate.
Agim Sulaj (Italia) Menzione Categoria Grafica e copertina del catalogo.


 RASSEGNA UMORISTICA A GALLARATE 2016

CARISSIMO FRANCISCO

PRIMA DI TUTTO GRAZIE PER LA TUA COLLABORAZIONE ALLA RASSEGNA UMORISTICA DI GALLARATE

ABBATTI IL MURO MIE RIFLESSIONI

IL MURO COME SIMBOLO DI UNA BARRIERA DA ABBATTERE,MA ANCHE COME CONFINE, COME PUNTO DI NON RITORNO COME ROTTURA TRA DUE MONDI DIVERSI E ANCORA COME OSTACOLO AL RAGGIUNGIMENTO COME OBIETTIVO

QUANTI MURI CI TROVIAMO DAVANTI OGNI GIORNO, QUANTI NE DOBBIAMO SUPERARE PER RIVENDICARE UN NOSTRO DIRITTO O PER DIFENDERE UNA NOSTRA OPINIONE.

SPESSO IL MURO NON è NIENTE ALTRO CHE LA METAFORA DI UNA SEPARAZIONE, DI UNA DIVISIONE, UNA SPACCATURA INCOLMABILE TRA DUE PERSONE, DUE POPOLI DUE STATI

NON NEGO CHE IL TEMA è ALQUANTO OSTICO COME è OSTICO SPESSO E DI DIFFICILE INTERPRETAZIONE L'UMORISMO STESSO,  VEICOLO PERO' DI RIFLESSIONE E COMUNICAZIONE, EFFICACE ALLO STESSO TEMPO PIÙ DI MILLE PAROLE, PUÒ ESSERE UN IMMAGINE ED IL SUO SIGNIFICATO CHE ARRIVA DIRITTO AL CUORE DI OGNUNO DI NOI


CONSIDERAZIONI SULL'INAUGURAZIONE


UNA RASSEGNA SUPER, PERCHÉ SUPER SONO STATI GLI ARTISTI E SUPER LE LORO OPERE

SUPER LA LOCATION, MUSEO D'ARTE MODERNA  MAGA

SUPER L'ALLESTIMENTO DELLA RASSEGNA CHE COMPRENDE ANCHE UNA SUPER PERSONALE DI ACHILLE SUPERBI

SUPER LA PRESENZA DI ARTISTI ALL'INAUGURAZIONE


224 AUTORI PARTECIPANTI  605 LE OPERE PERVENUTE DA 44 PAESI

SPERO DI NON ESSERE STATO SUPERBO
GRAZIE ANCORA UN ABBRACCIO
CIAO VITTORIO

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Pro Loco Gallarate
Vicolo del Gambero, 10
21013  Gallarate (VA) - Italia
Tel e Fax:  0331 774968
www.prolocogallarate.it
www.facebook.com/proloco.gallarate
https://twitter.com/ProLocoGallarat
http://humouragallarate.wordpress.com/
www.facebook.com/HumourAGallarate
https://twitter.com/HumourGallarate


«Quello del muro è un tema veramente ostico, perché non si tratta solamente del muro di mattoni, ma anche di quello mentale e dell’anima», così come Vittorio Pizzolato, presidente della Pro Loco di Gallarate, ha spiegato il tema che collega le opere della XXII edizione della rassegna “Humour a Gallarate”. 
Le opere saranno ospitate al Museo Maga fino a domenica 8 gennaio all’interno della mostra “Abbatti il muro. Tear down the wall”. 
«Un titolo emblematico, che suggerisce riflessioni invitando, come è nella natura della satira, a sorridere riguardo a un argomento serio, dimostrazione di come sia possibile fare cultura e condivisione, attività non scontate in un mondo che, giorno dopo giorno, diviene sempre più veloce».



Grand Prix Marco Biassoni
Agim Sulaj

Premio Cava
Mariusz Wolansky (Polonia)






Categoria Grafica


Primo Premio
Victor Becerra Velez (Messico)



Premio della Giuria
Elena Ospina (Colombia)


Menzioni





 Emanuele Benetti (Italia), 



Vladimir Kaznevsky (Ucraina), 



Pawel Stanczyk (Polonia), 



Sergio Tessarolo (Italia)






Categoria Satira:



Primo Premio
Mihai Hignat (Romania)

Premio della Giuria
Tessarolo Sergio



Menzioni




Pietro Vanessi, 



Vitaly Bondar (Bielorussia), 



Makhmudjon Eshonkulov (Uzbekistan), 


Stefano Magnani, 



Wesam Khalil (Egitto)


Categoria Caricatura:


Primo Premio
Raul Alfonso Grisales (Colombia)



Premio della Giuria
Kfir Weizman (Israele)


Menzioni



Marzio Mariani,



Marco Spadari,



Benny Nicolini,


Ivailo Tsvetkov (Bulgaria),



Joaquin Aldeguer (Spagna)


Le opere sono state valutate dalla giuria, composta da Axinte Doru (presidente), Mariagrazia Quaranta, Gianni Audisio, Marco Gavagnin, Aldo Macchi, Claudia Mazzetti, Isabella Peroni, Don Alberto dell’Orto, Lorena Giuranna e Alessandro Castiglioni, secondo tre criteri: «Abbiamo preso in considerazione tre diversi livelli di complessità – ha spiegato Alessandro Castiglioni –, a partire dall’esito estetico e dall’analisi tecnica, passando poi per valutazioni di tipo iconografico, fino ad arrivare alla capacità di far emergere contenuti che non fossero scontati. Abbiamo cercato di costruire un sistema di contenuti e significati, un caleidoscopio di voci diverse che ripercorressero la vastità del tema dell’abbattimento del muro, e questo equilibrio di insieme è rispecchiato nel allestimento della mostra».


Grazie Francisco Punal Suarez e Vittorio Pizzolato.
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Gino Gavioli (1923 - 2016)

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Gino Gavioli (Milano, 9 maggio 1923 – 19 novembre 2016) è stato un importante disegnatore e animatore italiano.
Ha fondato assieme al fratello Roberto la Gamma Film, uno studio grafico italiano particolarmente attivo negli anni sessanta.
Lo studio Gamma Film nasce a Milano nel 1953 e si espande rapidamente grazie alle capacità manageriali di Roberto Gavioli e all'impegno grafico del fratello Gino. Molteplici furono in quel periodo i disegnatori e i tecnici che si formarono nell'ambito dell'animazione e della televisione. Lo studio ha prodotto una grande quantità di serie per spot pubblicitari in animazione per Carosello e una serie di film a corto e lungo metraggio. Tra questi ultimi il più famoso è Putiferio va alla guerra del 1968 di cui Gino è stato uno dei principali disegnatori e Roberto il regista.
Nella storia dell'animazione italiana i fratelli Gavioli svolsero una funzione di pionieri nella sperimentazione di nuovi linguaggi espressivi, soluzioni grafiche e ricerca tecnologica.
Memorabili le  collaborazioni con le maggiori testate a fumetti italiane: Corriere dei piccoli, Il Monello e Il Giornalino. e i personaggi di Sempronio, Felicino e Arcibaldo, Il Lupo e l'Agnello, Pico Panda e Paco Serse.

Alcuni dei personaggi di Carosello:
Tacabanda, Cimabue,
Il vigile Concilia e Gregorio 


Vitaccia cavallina

Caio Pretorio


Carosello - Terital Rhodiatoce - Caio Gregorio - parcheggio


le copertine di Putiferio va alla guerra

In una “storica storia” del Lupo e l’Agnello, Gavioli si ritraeva, nell’anno 1961.
In particolare sul Monello n. 29 del 20 luglio.
Guardatene quattro vignette, dove incontra e raffigura il “Vecchio Gin“.
Da Cartoonist Globale di Luca Boschi






Il ricordo di Emilio Isca:

E' VENUTO A MANCARE UN GRANDE ARTISTA: GINO GAVIOLI.
E' STATO L'AUTORE PIU' PROLIFICO DEI CAROSELLI IN ANIMAZIONE.CREANDO CENTINAIA DI PERSONAGGI CARI AL PUBBLICO SOPRATTUTTO DI QUELLI CHE DOPO CAROSELLO, TUTTI A NANNA, HO AVUTO IL PRIVILEGIO DI CONOSCERLO E DI CAPIRE E APPREZZARNE LA SUA GRANDEZZA E LA SUA MODESTIA. UN VERO GRANDE ARTISTA. CIAO GINO. R.I.P
Nella fotografia, ospiti a Dolo per la rassegna umoristica, BRUNA,
ISCA, CATTONI, il patron D'AGOSTINO, DONARELLI e GINO GAVIOLI

Il ricordo di Vittorio D'Agostino:
ci ha lasciati un altro grande artista ,il papa' di Carosello, un amico
GINO GAVIOLI
Le sue matite, il suo tratto elegante, il segno pulito dei suoi lavori siano essi fumetti o illustrazioni,i personaggi creati per CAROSELLO hanno accompagnato E DIVERTITO generazioni di lettori e di telespettatori- HO curato una mostra personale nel 2002 a Dolo e ci siamo frequentati per oltre 20 anni alla RASSEGNA NAZIONALE "UMORISMO E SATIRA" DI DOLO
CIAO GINO



Intervista


FFF 2007 / intervista a Gino Gavioli
Associazione Amici del Future Film Festival




Luigi "Gino" GAVIOLI1923
Nasce a Milano (Italia) il 9 maggio 1923. Si diploma all'Accademia di Brera, e a 17 anni esordisce disegnando per Alberto Traini le matite di alcune serie comiche tra cui il personaggio Carioca, poi passate a china dall'amico Paolo Piffarerio. Con il suo segno pulito ed elegante, molto personale, dopo la guerra continua a disegnare per Traini (per esempio per Zeffirino nel 1953) ma comincia anche a collaborare assiduamente con le maggiori testate a fumetti italiane: Corriere dei piccoliIl Monello (dove realizza personaggi come Sempronio, Felicino e ArcibaldoIl Lupo e l'Agnello e Pico Panda e Paco Serse), e Il Giornalino.
Con il fratello Roberto fonda nel 1953 la casa di produzione di cinema d'animazione Gamma Film, in tempo per rispondere alla richiesta di cortometraggi pubblicitari televisivi innescata dal contenitore serale "Carosello". Crea così personaggi e serie indimenticabili come "Ulisse e l'ombra""Caio Gregorio" (er guardiano der pretorio, 1960), "Mammut, Babbut e Figliut" (1962),"Tacabanda" (1968), "Cimabue" (1972). Personaggi come il protagonista equino di "Vitaccia cavallina" ("... me scappa sempre la parolina") approdano anche sulle pagine del Monello o a eleganti volumi.
Nel 1968 lavora anche al film lungometraggio "Putiferio va alla guerra", un conflitto di formiche che anticipa di oltre trent'anni le analoghe pellicole di produzione statunitense.
Dopo il crollo della produzione italiana di disegni animati causata dalla chiusura di Carosello e dalle scelte della RAI, si dedica maggiormente al fumetto e all'illustrazione (soprattutto fiabe), intensificando la collaborazione con le edizioni paoline, sia lavorando per Il Giornalino (dove crea tra l'altro "Vita da cani" su testi di Tiziano Sclavi), sia illustrando volumi di successo come "Eroi in pantofole".

Intervista esclusiva con Raul Alfonso Grisales, Guaico

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Primo Premio XXII Edizione di Humour a Gallarate 
Raul Alfonso Grisales (Colombia)





Intervista esclusiva con Raul Alfonso Grisales, Guaico, primo premio nella categoria Caricatura  nella XXII Edizione di Humour a Gallarate

Da Francisco Punal Suarez
15/11/2018

Raul Alfonso Grisales, Guaico, aumentando il valore dell'umorismo colombiano, ha vinto il primo premio nella categoria di caricatura personale, con un disegno originale del neurologo Sigmund Freud, nella  XXII edizione di Humour a Gallarate, Italia. Già nel 2012, nello stesso concorso, aveva ottenuto la menzione  con la caricatura di  Dario Fo, drammaturgo e attore .

"La ricerca di Freud -racconta Guaico- nel campo della neurologia e nello studio delle molte profonde condizioni mentali, mi ha dato l'idea di disegnargli un labirinto in testa e di fargli la barba a forma di cervello. E quale modo migliore per completare, aggiungendo alcuni circoli ipnotici come fumo di sigaro”.


Come lo hai realizzato?

 "Questo cartone animato è realizzato in acrilico su carta da disegno. Per prima cosa ho cercato e  preso diversi riferimenti fotografici e immagini degli oggetti che ho incorporato nella mia composizione. Inizio sempre a disegnare su carta molto morbida per poter cancellare il numero di volte necessario. E con l'idea in testa faccio diversi tratti e poi rivedo il mio schizzo dopo un paio d'ore per riposare la mia vista. E diverse modifiche che non avevo previsto prima, quando torno al disegno, sorgono. Quando qualcosa dentro di me mi dice che è già perfetto inizio  il processo di colore. Mi definisco prima che la tecnica, se servono delle matite colorate, acquerelli o acrilici. Questa volta ho deciso acrilico. Vado subito al lavoro iniziando ad applicare strati sottili per dare le luci e le ombre. Il processo mi richiede diverse ore ".
Quali elementi prendi in considerazione per catturare "l'anima" della caricatura?
 "Mi preoccupo di più per caricatura della vita e dell'opera del personaggio che della sua fisionomia, molte ore di pratica sono necessari per ottenere una composizione armoniosa. Per me è fondamentale guardare gli occhi e la bocca del personaggio caricaturato. Gioco con molti elementi per coinvolgere il suo spirito e quando il mio lavoro viene visto da una giuria internazionale, o chiunque altro, deve raggiungere e scuotere le profondità del suo essere, come un lavoro magico di luce propria. "
Perché è importante l'umorismo nella società?
"Viviamo in una società piena di violenza, i problemi economici e il traffico di droga, la corruzione e le disuguaglianze sociali, dove i media manipolano questi fatti alla loro convenienze, e siamo noi fumettisti, con i nostri disegni, a dover presentare in modo diverso ciò che accade ad altre persone per vedere la realtà nella giusta prospettiva. Con umorismo e satira smascheriamo tutti questi problemi. L'umorismo è una medicina necessaria per l'anima e lo spirito di ogni persona sul pianeta ".








Nato a Bogotà, in Colombia, il 19 febbraio 1979 i suoi disegni e le illustrazioni sono
apparsi in varie pubblicazioni come La Pulga Magazine (USA), The Tempest (Messico), Fenamizah (Turchia), All Good (Argentina), VW rivoluzioni, e SOHO Magazine. Ha pubblicato nel 2014 il suo primo libro intitolato "Vivere la storia in caricatura. Coppa del Mondo ". Un lavoro di 216 pagine che attira i vari aspetti della storia del calcio mondiale. Attualmente pubblica i suoi fumetti e illustrazioni sul quotidiano El Tiempo di Colombia.
Guaico ha vinto premi e riconoscimenti in paesi come il Brasile, Serbia, Romania, Bulgaria, Azerbaigian, Cipro, Bosnia, Italia, India, Cina, Corea, Iran e Turchia.



Entrevista exclusiva con Raúl Alfonso Grisales, Guaico, premiado en la categoría de caricatura personal en la XXII Edición de Humor de Gallarate

Por Francisco Punal Suárez
15/11/2016

Raúl Alfonso Grisales, Guaico, un valor creciente del humor gráfico colombiano, ha ganado el Primer Premio en la categoría de caricatura personal, con un original dibujo del médico neurólogo Sigmund Freud, en la XXII Edición de Humor de Gallarate, Italia. Ya en el 2012, en ese mismo certamen, había obtenido Mención con una obra del dramaturgo y actor Darío Fo.

“La investigación de Freud –expresa Guaico- en el campo de la neurología y su estudio muy profundo de las afecciones mentales, me dio la gran idea de realizar un laberinto en su cabeza y hacer su barba en forma de cerebro. Y qué mejor manera de complementarla, que añadiendo unos círculos de hipnosis como el humo del puro”.



Confucio
¿Cómo la realizaste?


“Esta caricatura está realizada en acrílico sobre cartón de ilustración. Primero tomé varias referencias fotográficas y busqué imágenes de los elementos que incorporé en mi composición. Siempre comienzo a dibujar en mi papel original muy suave para poder borrar las veces que sea necesario. Ya con la idea en mi cabeza realizo varios trazos y dejo de ver mi boceto por algunas horas para descansar mi vista. Ya cuando retomo el dibujo, surgen varios cambios que no veía antes. Cuando algo dentro de mí me dice que ya está perfecta, comienzo a plantear el proceso de color. Defino con anterioridad la técnica que voy a utilizar, ya sea lápices de color, acuarelas o acrílicos. Esta vez me decidí por el acrílico. Voy directo a la obra comenzando a aplicar finas capas para dar las luces y sombras. El proceso me lleva varias horas”.



¿Qué elementos tomas en cuenta para captar "el alma" del caricaturizado?
“Me preocupo más por caricaturizar la vida y obra del personaje que su misma fisonomía. Se requieren muchas horas de práctica, para lograr una ar­moniosa composición. Para mi es primordial fijarse en los ojos y en la boca del caricaturizado. Juego con muchos elementos que me permitan involucrar su espíritu y que, a la hora de que mi obra sea vista por un jurado internacional o cualquier persona, logre estremecer lo más profundo de su ser, como una obra mágica con luz propia”.


¿Por qué es importante el humor y la sátira en la sociedad?
Vivimos en una sociedad llena de violencia, con problemas económicos y de narcotráfico, corrupción y desigualdades sociales, donde los medios de comunicación manipulan estos hechos a su convenien­cia, y somos los caricaturistas, con nuestros dibujos, los que presentamos de una manera diferente lo que ocurre, para que la gente vea otra pers­pectiva. Con el humor y la sátira desenmascaramos todos estos problemas. El humor es una medicina necesaria para el alma y espíritu de cada habitante del planeta”.


Nacido en Bogotá, Colombia, el 19 de febrero de 1979, sus dibujos e ilus­traciones han
aparecido en diversas publicaciones como: La Pulga Magazine (EE.UU.), La Tempestad (México), Fenamizah (Turquía), Todo Bien (Argentina), VW Revolutions, y Revista SOHO. Editó en el 2014 su primer libro llamado : “Viviendo la historia en caricatura. Copa Mundial de Fútbol “. Una obra de 216 páginas donde dibuja diversos aspectos de la historia de los mundiales de fútbol. Actualmente publica sus caricaturas e ilustraciones en el diario El Tiempo de Colombia.
Guaico ha obtenido premios y reconocimientos en países como Brasil , Serbia, Rumania , Bulgaria , Azerbaijan , Chipre, Bosnia , Italia , India , China , Korea , Iran y Turquia.


I fondamenti dell’accozzaglia

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Il presidente del Consiglio Matteo Renzi per definire il fronte del No che si oppone alla riforma costituzionale: «In questo referendum vediamo che c’è un’accozzaglia di tutti contro una sola persona. Ci sono Berlusconi e Travaglio insieme, D’Alema e Grillo insieme».

L'Italia è un'accozzaglia fondata sul livore
Riccardo Mannelli



I fondamenti dell’accozzaglia
di Nadia Redoglia

Questa non è cultura, è pedanteria, non è intelligenza, ma intelletto e contro di essa ben a ragione si reagisce. La cultura è cosa ben diversa” [perché] “la cultura è organizzazione, disciplina del proprio io interiore. E’ presa di possesso della propria personalità e dunque conquista di coscienza superiore ed è così che si riesce a comprendere il proprio valore storico, la propria funzione nella vita, i propri diritti, i propri doveri”…(A. Gramsci)
La pedanteria sta indubbiamente nel mediatico battage referendario. L’intelletto  è il tutto racchiuso in ciò che è possibile fare apparire anche spacciandolo per intelligenza.
Da settimane il capo di governo c’ innaffia col suo personalissimo après nous le déluge con cateratte di nuove piaghe e consolidamento delle vecchie, ove prevalesse il No. Il Sì porterebbe invece risparmio di soldi, velocizzazione legislativa, snellimento burocratico: tutte espressioni che un governo intelligente  avrebbe potuto mettere in pratica senza riforme costituzionali, invece nessun governo a oggi le ha realizzate. Dunque l’agognato Sì referendario  non ha l’obiettivo di migliorare  la nostra Costituzione, ma riformarla squassandola con accozzaglia di periodi, paragrafi, proposizioni, richiami strutturati in grammatica (de)generativa. Così facendo si sbatacchia il valore del suo insieme, col che diventerà facile in un secondo tempo modificarne tutta la natura.
Diffidate di chi insiste nel dichiarare che i principi fondamentali della nostra Carta sono inviolabili. Sono 12 *(rileggiamoli attentamente) e salvo l’ultimo che riguarda la bandiera, in quasi settant’anni mai siamo stati capaci di adempiere ai primi 11 o quanto meno sforzarci per dimostrarne la volontà. Ne abbiamo mai capito il valore storico, la loro funzione nella vita e perciò quali sono i nostri diritti e doveri.
Con quale conquista di coscienza dunque ciascuno di noi può deliberarne la riforma?


*
Facciamo un'accozzaglia fino al 4 dicembre
Tiziano Riverso

Accozzaglia: «Turba confusa di persone spregevoli...», recita il dizionario della Treccani.
 E proprio di «accozzaglia» ha (ri)parlato in Basilicata il presidente del Consiglio Matteo Renzi per definire il fronte del No che si oppone alla riforma costituzionale: «In questo referendum vediamo che c’è un’accozzaglia di tutti contro una sola persona. Ci sono Berlusconi e Travaglio insieme, D’Alema e Grillo insieme». Ma stavolta — a due settimane dal voto del 4 dicembre — il premier ha fatto un passo in più, annunciando che il Pd e il comitato Bastaunsì presto invieranno «a casa degli italiani un depliant» e «tutti quelli che dicono che spendiamo soldi pubblici per farlo li quereliamo...». E tanto per essere ben compreso sul concetto di «accozzaglia», il segretario del Pd ha fatto proiettare nel teatro che lo ospitava le slide del depliant con un collage fotografico: D’Alema, Brunetta, De Mita, Zagrebelsky, Dini, Grillo e Monti messi insieme in una macedonia di volti e di radici politiche. Dal foglio di propaganda per il Sì, però, manca l’effige di Silvio Berlusconi i cui elettori, nonostante l’endorsement del Cavaliere per il No, sono l’obiettivo di Renzi: «I voti dobbiamo a prenderli a destra....».
(continua)


L'accozzaglia
Franco Portinari/Portos

Roma: "Riso amaro, mai più violenza contro le donne "

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"Riso amaro, 
mai più violenza contro le donne ",
 la mostra ideata e curata da Julio Lubetkin 








La mostra "RISO AMARO. Mai più violenza contro le donne" a Roma al Centro Euroma 2, Viale Oceano Pacifico 83, dal 24 novembre al 4 dicembre.
A cura di Julio Lubetkin, con disegnatrici e disegnatori di tutto il mondo: Marghe Allegri, Altan, Samanta Sam Bartolucci, Mauro Biani, Luca Bertolotti, Massimo Bucchi, Bruno Bozzetto, Angel Boligan, Pat Carra, Lido Contemori, Deco Inkspinster, Marco De Angelis, Liza Donnelly, Fabio Magnasciutti, Marilena Nardi, Elena Ospina, Josè Palomo, Gianfranco Passepartout, Andrea Pecchia, Marlene Pohle, Cristina Sampaio, Sergio Staino, Mauro Talarico, Omar Turcios, Lucio Trojano, Silvia Ziche ...
il catalogo della mostra,



Scrive l'organizzazione sulla sua pagina FB:

"Mai come questa volta, abbiamo avuto tanta difficoltà a preparare il Festival. Tutto parte dalla tematica del 14° Festival Internazionale di Humor Grafica. Come è la nostra abitudine la Mostra la realizziamo invitando personalmente gli autori, che variano di volta in volta.
Non per giustificarci, volevamo invitare tutti, ma problemi di spazio per esporli, ci lo vietavano. Dopo,ed era molto importante per noi ,vista la tematica, abbiamo deciso come caratteristica fare una scelta importante, per noi normale, quella di coinvolgere per questa Mostra, come mai fatto in nessun evento di humour nel Mondo, dove quasi la metà degli autori presenti , sono disegnatrici e illustratrici di diverse latitudini. Questo ci ha obbligato per forza delle cose fare delle scelte. Alla fine, ci auguriamo di avere preparato un nuovo evento atipico, originale e molto rappresentativo. Sono in tutto 62 autori di 24 paesi, che sotto il titolo di RISO AMARO, ci raccontato con i loro disegni un “ Mai più violenza contro le Donne”."






In occasione della 14esima edizione del Festival Internazionale di Humour Grafico si è scelto di dedicare la rassegna al tema della violenza maschile, intitolando l’evento Riso Amaro e sottotitolandolo Mai più violenza contro le donne. Parafrasando il titolo di uno storico film italiano vogliamo così provare ad affrontare un argomento tanto serio quanto attualissimo, nella convinzione che la satira declinata in forma grafica possa svolgere – come storicamente è il suo ruolo – una importante funzione di riflessione e di denuncia, a maggior ragione rispetto a un crimine che trova sempre più riscontri e vittime nel nostro vivere quotidiano. Del resto, è la mission di ogni edizione del Festival Internazionale di Humour Grafico quella di stimolare la fantasia di umoristi, illustratori, caricaturisti nell’ambito di un unico tema, ben specifico. In queste occasioni autori/artisti di tutto il mondo sembrano percorrere su un’unica corsia ben definita una strada popolata da immagini provenienti da tutte le latitudini del pianeta. Il Festival così si trasforma in una autentica vetrina, dove autori e opere si confrontano con la complicità dello spettatore in visita: una manifestazione dove il protagonista è l’autore e chi ha organizzato la sua presenza solo il veicolo-motore di uno spazio messo a disposizione per un confronto fra idee, satira e humor grafico. Per noi che abbiamo fatto nascere e viviamo il Festival in tutti i suoi momenti (dalla ricerca attenta dei possibili protagonisti, passando poi alla preparazione per arrivare all’ultima fase del suo svolgimento) non si tratta certo di una operazione commerciale, vista la nostra natura di organismo no profit, quindi senza fine di lucro. Ci sentiamo, altresì, a pieno titolo ricercatori delle migliori espressioni proprie dell’humor internazionale, e la nostra storia - ormai pluriennale - dimostra come possiamo definirci soddisfatti del lavoro fin qui svolto visto che possiamo affermare di essere riusciti a raggiungere il traguardo che ci prefiggevamo. Questa ultima edizione della kermesse – data la delicatezza dell’intento rispetto all’argomento affrontato – rappresenta come meglio non si potrebbe il coronamento del nostro impegno. Non ultimo per importanza nello svolgimento di questo evento, la sensibilità ed il contributo delle Sezioni soci Unicoop Tirreno. Tratto importante di quest’ultimo Festival è quello di avere cercato (e ottenuto, con grande entusiasmo) la partecipazione di Autrici e Autori da tutto il mondo in occasione del 25 novembre, Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, indetta dall’Assemblea Generale dell’ONU nel 1999 ma in Italia celebrata solo dal 2005. Un modo concreto di rendere onore ed esprimere solidarietà a tutte quelle donne vittime di violenze, in Italia e nel mondo: picchiate, umiliate, torturate e anche uccise, in molti casi davanti ai loro figli. Una carneficina che deve finire anche attraverso l’uso dell’ironia, forma d’arte capace di disarmare un numero infinito di ingiustizie, fin dall’alba dell’umanità.
 Julio Lubetkin - Direttore del Festival Internazionale di Humor Grafico


RISO AMARO
MAI PIÙ VIOLENZA CONTRO LE DONNE
Le opere esposte in questa 14esima edizione del Festival Internazionale di Humor Grafico provengono da ben 24 Paesi: Argentina, Austria, Belgio, Brasile, Canada, Cile, Colombia, Cuba, Ecuador, Egitto, Francia, Iran, Italia, Kosovo, Messico, Perù, Polonia, Portogallo, Russia, Spagna, Stati Uniti, Turchia , Ungheria, Venezuela. 
Hanno disegnato: 
Doaa Eladl, Adriana Mosquera/Nani, Pat Carra, Maria Josè Moquera/Sex, Ann Telnaes, Vilma Vargas, Elena Ospina, Marilena Nardi, Teresa Sdralevich, Cristina Sampaio, Marlene Pohle, Firoozeh Mozaffari, Samanta Bartolucci, Silvia Ziche, Liza Donnelly, Margherita Allegri, Anne Derenne/Adene, Elisabetta Decontardi/Deco, Halina Kuznicka, Patriycja Longawa, Rayma, Ana Pili, Maria Centeno, Cintia Bollo, Menekse Cam, Marina Bondarenko, Altan, Dalcio Machado, David Vela, Lucho Rossell, Oguz Gurel, Biratan Porto, Bruno Bozzetto, Mauro Biani, Angel Boligan, Karry, Ares, Omar Zevallos, Jaume Capdevilla/Kap, Gergely Bacsa, Klaus Pitter, Andrea Pecchia, Lido Contemori, Passepartout, Victor Bogorad, Victor Velez/Chubasco, Murat Ahmeti, Marco De Angelis, Luca Bertolotti, Dario Castillejos, Fabio Magnasciutti, Sergio Staino, Cristobal Reinoso/Crist, Mauro Talarico, Omar Turcios, Idigoras & Pachi, Maryam Seifollahi, Yayo, Lucio Trojano, Massimo Bucchi, José Palomo, Alex Falco.
La Mostra è a cura dell’Associazione Culturale Festival Grafico.
 Sito Web : www.festivalhumorgrafico.eu
 Facebook : festivalhumorgrafico
 Ideazione e direzione artistica: Julio Lubetkin
Consulenza artistica: Marilena Nardi
Progetto grafico e impaginazione: Luca Bertolotti
In copertina: illustrazione di Marilena Nardi - Italia
 In controcopertina : illustrazione di Doaa Eladl - Egitto
Stampa : Alegraf Stampa S.r.l. – Roma
Un particolare ringraziamento agli autori, a Laura Contemori ed Evelina Eroe per le traduzioni, a Tiziano Marelli per i testi, al Salon Internacional de Humor Grafico de Peru, Lucio Trojano, Marco De Angelis, Lido Contemori, Omar Zevallos.


la controcopertina di Doaa Eladl
«Sono partito da un concetto semplice: chi fa del male a una donna, prima ancora che malvagio, è stupido, non ragiona. Perciò l’immagine che mi è venuta in mente è quella del cervello. Ho disegnato due facce, una con un cervello grande, quello della donna, e una con un cervello piccolo, quello dell’uomo. Quando ci si sente inferiori, si prova invidia e rancore, è questo il fulcro della questione, è l’idea semplice che sta dietro al disegno che ho realizzato per la mostra Riso Amaro». Alla domanda “qual è la prima idea che gli è venuta in mente quando Julio Lubetkin – del Festival Grafico Associazione Culturale e direttore artistico del Festival Internazionale di Humour Grafico – l’ha invitato a disegnare sul tema della violenza sulle donne, risponde per direttissima, da par suo, Bruno Bozzetto, disegnatore e regista (con il corto Mister Tao vinse nel 1990 l’Orso d’oro al Festival di Berlino), maestro del cinema d’animazione che a 78 anni non smette di incantare con una tecnica di disegno che ha fatto storia.

L’inventore del celeberrimo Signor Rossi – emblema dell’italiano medio alle prese con il malcostume della propria società – a cui Marco Bonfanti ha dedicato il documentario Bozzetto non troppo, presentato all’ultima edizione della Mostra del Cinema di Venezia, è tra i disegnatori e le disegnatrici di ogni parte del mondo, dall’Africa all’Iran, dall’America all’Europa, che partecipano alla mostra di illustrazioni e di humour grafico, in programma dal 24 novembre al 4 dicembre presso il punto vendita Coop di Roma Eur, per dire Mai + violenza contro le donne, come recita il sottotitolo della mostra. Niente retorica, ma un po’ di humour e graffiante ironia per raccontare in punta di matita la triste realtà della violenza contro le donne. Donne come le altre che il 25 novembre per la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne avranno i riflettori puntati addosso. Picchiate, torturate, uccise, spesso davanti ai figli: tante le storie di ordinaria follia, soprattutto tra le mura domestiche, nel Belpaese e nel mondo; e nonostante l’impegno delle associazioni di volontariato, dei Centri Antiviolenza, e un clima sociale di maggiore condanna della violenza rispetto al passato, c’è ancora molto da fare sotto il profilo normativo e dell’assistenza, sul fronte della prevenzione e per sensibilizzare l’opinione pubblica. A questo servono mostre come Riso Amaro, sfidando il rischio di banalizzare un tema così delicato.

«Quando si deve sintetizzare un tema, ad esempio, in un’immagine, si banalizza, si semplifica necessariamente. È vero, però, che più ci perdiamo in ragionamenti tortuosi, più si ingarbuglia una questione – spiega Bozzetto con l’acume che lo caratterizza –. Si sottovaluta la sintesi, il banale, che in realtà parte dal buon senso. Diciamo così: la verità è semplice, siamo noi che la complichiamo». Che cosa c’è di più chiaro, semplice e diretto di due cervelli a confronto o dell’immagine di un uomo chinato, con un fiore in mano, su una donna tanto distrutta da essere quasi senza forma? È questo un disegno, With love, di Marilena Nardi, docente di illustrazione all’Accademia di Belle Arti di Venezia, vignettista e grafica umoristica che sarà presente alla mostra con alcune opere. «Si disegna per esprimersi e per cercare di far passare un messaggio. Il disegno può servire a riflettere sul tema trattato, soprattutto se è forte e spinoso come quello della violenza sulle donne. Mi domanda se l’humour può ferire? Se il disegno o la vignetta sono fatti bene, se sono chiari e non si prende di mira la vittima, non si ferisce nessuno, non si può essere fraintesi. Il problema è semmai che stiamo perdendo la capacità di leggere il disegno – commenta Nardi di ritorno da una delle tante rassegne a cui partecipa in Italia e nel mondo –: oggi siamo bombardati di continuo da immagini che passano rapide, mentre per essere capita l’immagine, per coglierne il senso, ha bisogno di un po’ di tempo, di preparazione, di cultura. Una buona vignetta dovrebbe innanzitutto far riflettere. Poi, se può far sorridere si aggiunge un valore in più. Ma quasi sempre è un riso amaro. Come il titolo della mostra...».

A fustigare la meschinità di atti brutali con la leggerezza delle loro opere d’arte, oltre a Bozzetto e Nardi, anche altre firme famose, da Altan a Bucchi, da Liza Donelly (The New Yorker) a Staino, da Crist (Argentina) a Doaa Eladi (Egitto), 62 opere in tutto di 24 paesi, per una mostra dedicata da Unicoop Tirreno al 25 novembre. «È cresciuta col passare del tempo la sensibilità delle nostre Sezioni soci intorno a questa data – dichiara Paolo Bertini, responsabile soci di Unicoop Tirreno –, tante e diverse sono state le iniziative organizzate in tutti i territori. Allora abbiamo pensato di unire le forze e di dare vita a un’unica iniziativa di ampio respiro per contribuire, con il linguaggio semplice e immediato del disegno, a farci riflettere tutti su questo dramma della nostra società. E perché se ne continui c'è il catalogo della mostra, a disposizione delle Sezioni soci di Unicoop Tirreno». Ci ha raccontato l’insegnante dell’Accademia delle Belle Arti che a Scandiano, nell’ambito del FestivLOVE, una bambina chiedeva al suo papà, guardando l’immagine di un uomo che calpestava il corpo di una donna, il perché di quella violenza. Il papà cercava di minimizzare con una spiegazione sbagliata («le sta offrendo un fiore... la donna sta dormendo»), ma la bimba aveva decifrato il messaggio alla perfezione. «Un episodio che mostra bene come i grandi non sappiano o non vogliano vedere e capire, mentre basterebbe soffermarsi un po’ a ragionare», sottolinea Nardi. La mostra a Roma Eur serve proprio a questo.

da TRATTO DISTINTIVO
di Rita Nannelli



Turchia, Erdogan: "Legge su matrimonio riparatore con vittime di stupro? Potrebbe tornare"

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Turkey: Child Bride    Paolo Lombardi
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18 Nov 2016


Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha lasciato intendere che la controversa proposta di legge sulle violenze sessuali, che permetteva allo stupratore di una minore di 'rimediare' sposandola, potrebbe tornare in parlamento, dopo essere stata ritirata all'inizio della settimana. "Credo - ha detto a una conferenza sulle donne a Istanbul - che tornerà in parlamento con un grande consenso". Secondo il presidente, la prima bozza della legge era "aveva buone intenzioni", ma era preparata male.

La proposta ritirata, che era stata presentata da deputati del partito islamico al governo, Akp, avrebbe interessato circa 3.000 uomini in carcere o sotto processo per stupro, secondo dati del governo. L'esecutivo ha più volte spiegato che l'obiettivo è mettere ordine nella questione dei matrimoni tra minori e che non si tratta di una sorta di amnistia. Secondo i critici, invece, la legge 'sanerebbe' in modo retroattivo casi di stupro di minori o della moglie.
Androkonos



Erdogan si appresta a promuovere una legge che depenalizza il reato di stupro su minori se il violentatore sposa la vittima. Così può continuare a stuprarla in tutta comodità e legalmente.

saluti mesti,
M
anche su Cartoon Movement: Sweet little bride    Marilena Nardi
Mr. Erdogan, the new law for old rapists
21 Nov 2016




a lethal hug    Luca Garonzi
Turkish bill to clear men of child sex assault if they marry their victims
21 Nov 2016





"Double Crime"   Antonio Rodríguez
Turkey passes law to pardon rape if aggressors marry victims.
22 Nov 2016

The request for Marriage    Vasco Gargalo
The Erdogan Ring
22 Nov 2016


BY THE GUARDIAN

Two wrongs don’t make a right, right? Yet in Turkey, a close shave with a controversial motion dubbed by many the “child rape bill” proves that quite the opposite is considered true when talking about the abuse of women.

Under the proposal put forward last week, men convicted of sex with an underage girl before 11 November this year would be pardoned if they married their victim, as long as the act was committed without “force, threat or any other restriction on consent”.

The shocking bill met with support in parliament last Thursday but failed to reach the necessary majority and was later withdrawn for review ahead of a final parliamentary vote. Thankfully, there are now reports that it has been dropped entirely, but it has highlighted once again a worrying side to Turkish culture, where the rights of the family and the importance of men within it are placed before the protection of the basic rights of women and girls.

Seen by those who oppose it as legitimising rape and encouraging child marriage, the bill caused national and international outcry as it suggested that the inconvenience of a prosecution for abusing children could be remedied with marriage, and that the abuse and suffering caused by sexual assault or forced marriage was not of primary concern.

Thousands took to the streets of Istanbul and other cities in protest. Crowds gathered outside parliament in Ankara and one opposition MP protested by presenting to parliament a full-sized groom’s suit and a child-sized bridal gown.

However, the government claimed the bill’s intentions had been distorted by its detractors. MPs said that they did not seek to decriminalise rape, but to free men imprisoned for marrying an underage girl with what appeared to be her or her family’s consent – a figure that stands at 3,000, according to their estimates.

“There are people who marry early,” said Turkish prime minister Binali Yıldırım. “They do not know the law, so they have children. The father goes to jail and the children are left alone with their mother.”
The pro-government media soon began printing stories describing the grief of child brides-turned mothers for their imprisoned husbands, and of 14-year-olds marrying for love. But when a government justifies its moves as protecting the legal rights of men or families involved in an illegal act such as underage marriage ahead of protecting vulnerable young girls, something is seriously broken.
Michelle Obama said in a speech at a Democratic rally last month: “The measure of any society is how it treats its women and girls,” and on that measure Turkey is clearly not doing very well. Turkey is ranked 130th out of 145 countries in the2015 Global Gender Gap Index and violence against women continues to soar, with more than 400 killings last year alone. Although accurate figures on child marriage in the country are difficult to find, Unicef estimates the current rate of marriage in girls under 18 as 15%.

Many of these unions are not legal in Turkey because the legal marriageable age is 17 and the legal age of consent is, confusingly, 18. Many child marriages are unregistered religious ceremonies conducted by an imam rather than legal civil ceremonies and they are an increasing problem. Instead of introducing laws to combat the problem, however, Turkey moved towards normalising sexual assault.


Fury at Turkish bill to clear men of child sex assault if they marry victims

In July, the constitutional court also annulled part of the law that classified sexual acts with children under 15 as sexual abuse on the grounds that those between the ages of 12 and 15 can understand the meaning of the sexual act and therefore consent. Insisting that a child can consent to acts just because they can understand suggests a strange grasp of logic that is deeply troubling, yet it is a logic that has become normal in a Turkey ruled by president Recep Tayyip Erdoğan’s Justice and Development Party (AKP).

Both moves expose the extent of Turkey’s retreat into what was already a toxically male-skewed culture. Since the AKP came to power in 2002, it has sought to apply its conservative values by reinforcing the idea of family as the core unit at the heart of Turkish society, despite it coming at the cost of women’s rights.
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Family-centered policies are the main focus, and government rhetoric has laid out societal norms that must be adhered to, placing women under tremendous pressure to comply – women have a duty as wives, mothers. It is hard for anyone to forget that when, earlier this year, Erdoğan infamously urged women to have at least three children. “A woman,” he said, “who rejects motherhood, who refrains from being around the house, however successful her working life is, is deficient, is incomplete.”

As the AKP moves to consolidate power through the introduction of a presidential system with a vote in spring, it seems likely the coming years will be peppered with more bizarre bills like this one, and it is women and the vulnerable who will bear the brunt of Turkey’s downward economic and authoritarian spiral. If Turkey already seems broken, it’s not looking good for the future.

Fidel Castro 1926-2016, Hasta la victoria siempre!

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“Con profondo dolore appaio qui per informare il nostro popolo, gli amici di nostra America e del mondo che oggi 25 novembre del 2016, alle 22.29 è morto il Comandante in Capo della Rivoluzione Cubana, Fidel Castro Ruz. Hasta la victoria siempre!”.Raùl Castro


Fidel Castro
Marco De Angelis



last saint
BY JOEP BERTRAMS, THE NETHERLANDS  -  11/26/2016



La nueva era 
BY ANGEL BOLIGAN, EL UNIVERSAL, MEXICO CITY, WWW.CAGLECARTOONS.COM  -  11/26/2016
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Riber




Fidel Castro 1926-2016
Bado





Osmani Simanca
Di Valerio Marini


di Ivailo Tsvetkov


Il video dell'annuncio



Inizia la fiera
Marco Careddu


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Nota:
aggiungo



Los Hermanos Castro y 11 presidentes
BY RAINER HACHFELD, NEUES DEUTSCHLAND, GERMANY - 12/29/2014

La doppia anima di Fidel Castro

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La doppia anima di Fidel Castro
Marilena Nardi



Hasta (o hashtag) la victoria siempre?
27 novembre 2016
Nadia Redoglia

Putin: “Castro è stato un valoroso eroe” / Trump: “Castro è stato un dittatore feroce”
Putin&Trump: “ops”
Avrete notato la moltitudine di lunghi coccodrilli, peraltro da mo’ preparati, in morte di Fidel Castro. Tutto il mondo li sta distribuendo a più riprese, rigorosamente suddivisi in (almeno) tre fasce: a) storicamente grande uomo perché consegnò ai cubani la dignità di Popolo che ha gratuitamente scolarizzato dall’alfabetizzazione alla laurea, protetto da sanità fiore all’occhiello mondiale, garantito per lavoro, cibo e tetto quotidiano b) finalmente è morto il sanguinario criminale (cfr. tripudio a Miami degli esuli) c) era un dittatore, ma prima è stato bravo, sì però poi ha abbracciato l’Unione Sovietica e da lì giù che ci do che ci do…
Gli States non gliela fecero a riprendersi Cuba (già # del loro personalissimo piacere lascivo-finanziario) e per vendetta misero in atto embargo tra i più feroci. Stante la devastazione che gli americani negli ultimi decenni lasciano sulle terre ove portano la loro rivoluzione, altrimenti chiamata democrazia, non sono così certa che oggi quel popolo vivrebbe meglio.
I sostanziosi capitoli di storia che l’isola rivoluzionaria, nel bene e nel male, è riuscita a mettere insieme  in ogni caso sono ricchezza, almeno fino a qui hasta. La parte più difficile sarà, da qui in poi, conservare il siempre…


Fidel y la Historia-PxMolinA




Boligan

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GB: Political Cartoon of the Year 2016

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Ellwood Atfield, the communications and advocacy headhunter, is delighted to host the awards again this year on Tuesday 29th November 2016, at St John’s Smith Square, Westminster, from 6.15pm onwards.


Il cartoon politico vincente 2016 è di Peter Brookes 






Il secondo posto va a Ben Jennings 







Il cartoonist 2016 è Morten Morland






Bombastic Beasts. A few of Putin's useful idiots. Today's Times cartoon #TrumpPresident #LePen #farage #Corbyn #Putin
Morten Morland


Complimenti a tutti gli artisti!!


http://www.ellwoodatfieldgallery.com/cartoons.php

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Nota


questi qui sotto i miei  preferiti, tra i 28 cartoon da votare

 Brian Adcock e Dave Brown



Brian Adcock











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Vote for British Political Cartoon of the Year Awards 2014
and the GB:Political Cartoon of the Year 2013



GB : Political Cartoon of the Year for 2012 

GB: Political Cartoon of the Year 2011


GB: Dave Brown vince il "Political Cartoon of Year 2010"






Quando il calcio muore in volo.

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Chapecoense
2009 - Serie D
2011 - Serie C
2013 - Serie B
2014 - Serie A
2016 - Finale della Sudamericana
Mai stanchi di salire, sono arrivati in cielo.
#ForçaChape
Dalcio



Mello



Mario Alberto


Omar Momani ‏@omomani  29 nov
Sad day for football
#Chapecoense #ForçaChape


J.Bosco



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Quando il calcio muore in volo.
Il 4 maggio 1949 un aereo Fiat G.212 si schianta a Superga, sulle colline torinesi. Muoiono 31 persone. Tra le vittime l'intera squadra del Grande Torino.
Nei giorni scorsi è successo ancora.
Nei cieli della Bolivia è caduto un aereo con a bordo una squadra della serie A brasiliana  la Chapecoense. Stava per arrivare in Bolivia  a Medellin per disputare la finale della Coppa Sudamericana. I biancoverdi avrebbe dovuto giocare mercoledì 30 novembre contro l'Atletico Nacional di Medellin. La squadra dell'Atletico Nacional ha dichiarato:
"Dopo esserci molto preoccupati sotto l'aspetto umano della vicenda, pensiamo ora all'aspetto agonistico e vogliamo pubblicare questo comunicato in cui chiediamo l'assegnazione della Coppa Sudamericana alla Chapecoense in memoria della sua scomparsa e in omaggio alle vittime del fatale incidente che ha gettato nel lutto il nostro sport.
Per noi la Chapecoense è per sempre Campione della Coppa Sudamericana 2016"
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